Se la presunta seconda ondata dell’epidemia Covid-19 non è ancora certa, ciò che già sappiamo è che ad aspettarci c’è la tanto odiata e temuta influenza stagionale.

Purtroppo quest’anno la situazione è ancor più critica ed ecco perché in vista di autunno e inverno 2020-2021 è fondamentale giocare d’anticipo. La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata ed in alcuni casi sarà addirittura obbligatoria.

Scopriamo di più in quest’articolo, con l’obiettivo di informare sui principali aspetti che riguardano il vaccino antinfluenzale per la prossima stagione.  Ogni persona vaccinata, adulto o bambino che sia, rappresenta un ostacolo alla circolazione del virus, sia nella propria casa che a lavoro.

Si tratta quindi di una misura di tutela non solo per la propria salute, ma per quella di tutti, ed è per questo che chiunque dovrebbe prenderla in considerazione, come privato o come capo di un’azienda per i propri dipendenti.

 

SOMMARIO:

Vaccinazione antinfluenzale stagionale: quanto è importante?

L’importanza della vaccinazione antinfluenzale stagionale

Vaccino antinfluenzale stagionale: per chi è raccomandato e per chi è obbligatorio

Come funziona la vaccinazione

 

L’importanza della vaccinazione antinfluenzale stagionale

È proprio il Ministero della Salute a ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, prendendo in considerazione l’ipotesi che nella stagione autunnale e invernale 2020-2021 possa verificarsi una co-circolazione di virus: da un lato la classica influenza, dall’altro il SARS-CoV-2.

L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha infatti confermato la necessità di potenziare tutte le misure a disposizione del personale sanitario per rispondere prontamente ad un’eventuale nuova situazione di crisi.

Data la somiglianza tra i sintomi dei due virus è quindi fondamentale prevenire quanto più possibile. Ecco dunque i principali motivi per cui è bene provvedere alla vaccinazione antinfluenzale stagionale:

  1. Dare il proprio contributo per semplificare il lavoro del personale medico sia in fase di diagnosi che nella gestione dei casi sospetti
  2. Ridurre possibili complicanze da influenza per tutti i soggetti potenzialmente a rischio
  3. Ridurre gli accessi al Pronto Soccorso e in generale la pressione sul sistema sanitario

 

Vaccino antinfluenzale stagionale: per chi è raccomandato e per chi è obbligatorio

Nonostante il detto “prevenire è meglio che curare” valga per tutti, per alcuni individui la vaccinazione antinfluenzale è particolarmente importante.

Quest’ultima è offerta attivamente (proposta quindi direttamente da medici e pediatri) e gratuitamente a tutte le persone appartenenti alle seguenti categorie:

  • Individui over 60 (mentre fino allo scorso anno il vaccino era gratis solo per gli over 65);
  • Personale sanitario e socio-sanitario
  • Individui di ogni età che presentano patologie o condizioni per cui risultano più a rischio di complicanze dovute all’influenza (es. situazioni di gravidanza o postpartum, malattie croniche all’apparato respiratorio, tumori, insufficienza renale. Per l’elenco completo si rimanda al documento relativo a Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021 del Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute raccomanda in ogni caso di eseguire il vaccino a tutti i soggetti dai 6 mesi di età in su, salvo naturalmente coloro che in passato abbiano riscontrato controindicazioni (come reazioni allergiche gravi) dopo la somministrazione del vaccino.

·       L’obbligo del vaccino

Ad oggi siamo in presenza esclusivamente di una forte raccomandazione al vaccino antinfluenzale stagionale rivolta in particolare al personale medico ed agli anziani che si trovino in strutture di lungodegenza.

È tuttavia ipotizzabile che prossimamente, per questi soggetti, il vaccino sarà reso obbligatorio per legge, come già successo ad esempio nella Regione Lazio.

 

Come funziona la vaccinazione antinfluenzale stagionale

Nonostante non siano state ancora annunciate date certe, si prevede che quest’anno la campagna vaccinale partirà prima del solito (indicativamente a inizio ottobre), proprio a causa dell’emergenza scatenata dal Covid-19.

Sull’intero territorio nazionale la somministrazione del vaccino antinfluenzale stagionale si svolgerà, con accesso contingentato, negli ambulatori vaccinali delle varie aziende sanitarie locali. Inoltre, medici di medicina generale e pediatri potranno vaccinare i pazienti presso i rispettivi studi.

Per tutti coloro intendano vaccinarsi (e non rientrino tra le categorie sopracitate) sarà sufficiente recarsi in farmacia per acquistare il vaccino, quindi prenotare un appuntamento dal proprio medico per la somministrazione.

·       Il vaccino antinfluenzale quadrivalente

Rispetto al passato in cui si usavano esclusivamente vaccini trivalenti, oggi sono disponibili vaccini antinfluenzali quadrivalenti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per affrontare la stagione critica 2020-2021.

Questi vaccini sono stati messi a punto per aumentare la copertura contro una quantità maggiore di patogeni ed infatti i quadrivalenti sono in grado di contrastare le infezioni causate da quattro virus diversi: due di tipo A (H1N1 e H3N2) e due di tipo B (Victoria e Yamagata).

·       Novità sul vaccino antinfluenzale per gli over 65

Per ciò che riguarda il vaccino destinato agli over 65, oltre al quadrivalente è possibile scegliere opzioni diverse. Tra queste spicca il vaccino antinfluenzale trivalente adiuvato che aiuta il sistema immunitario a rispondere in maniera più efficace.

In alternativa, la nuova proposta molto valida per la stagione 2020 per persone che rientrano in questa fascia d’età è rappresentata dal vaccino quadrivalente ad elevato dosaggio. Si tratta di un vaccino sicuro tanto quanto il quadrivalente tradizionale, ma la differenza risiede nella maggiore quantità di antigene, ossia la proteina destinata a stimolare la risposta del sistema immunitario.

 

Così come ogni privato, anche le aziende devono prendere in considerazione di proporre la vaccinazione antinfluenzale stagionale ai propri dipendenti, come pure a clienti e fornitori, così da poter proseguire nelle rispettive attività abbattendo il rischio di contrarre il virus.