Prosciutto cotto: stop ai nitriti “naturali” nascosti in etichetta. Gli estratti vegetali devono essere indicati come additivi e non come aromi
Stop ai nitriti nascosti in etichetta! Lo ha ribadito il Comitato su piante, animali, alimenti e mangimi della Commissione europea, su richiesta di alcuni Stati membri. Il problema riguarda gli estratti vegetali ricchi di nitriti e nitrati (per esempio, spinaci) usati come conservanti nella produzione del prosciutto cotto. Secondo le autorità di Bruxelles la presenza di questi estratti deve essere indicata in etichetta come “additivo”, e non come si fa adesso con la dizione “aroma naturale”.
Secondo la Commissione, l’uso degli estratti naturali naturalmente ricchi di sostanze con proprietà in grado di svolgere una funzione tecnologica in un alimento – conservanti, antiossidanti, stabilizzanti… – o di loro precursori deve essere considerato come l’aggiunta intenzionale di additivi alimentari. Di conseguenza, gli estratti vegetali devono rispettare la norma sugli additivi ed essere indicati in etichetta come avviene per tutte le altre sostanze raggruppate in questa categoria. Le regole, sottolinea il Comitato, valgono anche quando la sostanza svolge la doppia funzione di aroma e di additivo.
Questa precisazione si è resa necessaria perché sono sempre più presenti sul mercato prodotti alimentari dove conservanti e altri additivi vengono sostituiti da estratti naturali, che svolgono la stessa funzione. Il vantaggio per le aziende è che gli estratti vengono indicati in etichetta come generici “aromi naturali”, e così si può vantare in etichetta l’assenza di additivi.
In Italia e in Europa, alcuni marchi di prosciutto cotto, per venire incontro a una richiesta da parte dei consumatori di maggiore “naturalità”, ha eliminato i nitriti “artificiali”, con estratti di erbe che li contengono naturalmente. Allo stesso tempo, sulle confezioni si legge che il prosciutto è “senza nitriti aggiunti”. Si tratta di una dicitura che potrebbe indurre molti consumatori a pensare che il prodotto non contenga nitriti, quando invece sono presenti camuffati da aromi. Altri marchi, hanno invece scelto di eliminare anche le fonti naturali di nitriti dalle ricette. Si tratta di una scelta lecita, che però impedisce ai prodotti di essere etichettati come “prosciutto cotto”.
Fonte: IlFattoAlimentare