C’è un’indicazione ben precisa nell’etichetta posta sulle preparazioni e sui prodotti di carne di pollame dettata dal Regolamento 178/2002 che dice: “da consumarsi previa accurata e completa cottura ad almeno 75° C a cuore del prodotto”.
La norma prescrive di mettere sull’etichetta del prodotto tale indicazione per evitare effetti nocivi sulla salute del consumatore. Questo perché la maggior parte degli alimenti non sono sterili e possono contenere batteri pericolosi, gli alimenti in questione sono soprattutto carni di pollo e di altri uccelli.
Impensabile e azzardata quindi la scelta di consumare questi prodotti crudi che potrebbero essere contaminati da batteri che possono causare serie intossicazioni alimentari.
Per fortuna chi è abituato a cucinare sa cuocere il pollo o comunque interpretare correttamente l’indicazione data sull’etichetta, per chi invece se ne intende di meno è opportuno dare spiegazioni, soprattutto sul fatto che i 75° C non fanno riferimento ai gradi del forno e che il termometro di cottura da inserire nel pollo è consigliabile.
Sommario:
Perché cuocere il pollo a una temperatura corretta evita rischio igienico sanitari?
Le diverse modalità di cottura del pollo
L’utilità del termometro alimentare per la cottura della carne
Le diverse modalità di cottura del pollo
Avere un termometro di cottura per carne è ideale per cuocere al meglio e restare soddisfatti a tavola, ma non tutti lo hanno a disposizione nelle proprie cucine, per questo nei paragrafi successivi proviamo a dare maggiori informazioni sui tempi e la modalità di cottura.
- Pollo intero al forno: il tempo di cottura è di circa un’ora e mezza nel forno ventilato e due ore nel forno statico.
- Pollo a pezzi al forno: il tempo di cottura di un pollo a pezzi è di circa un’ora e mezza nel forno statico e di un’ora nel forno ventilato
- Pollo intero bollito: il tempo di cottura è di circa un’ora e mezza
- Pollo a pezzi bollito: per un pollo tagliato a pezzi il tempo di cottura è di circa tre quarti d’ora
- Pollo fritto: ovviamente la cottura di un pollo fritto si riferisce alle singole parti, cinque minuti per il petto, dieci minuti per le ali, quindici minuti per le cosce e 20 minuti per le sovra cosce
- Pollo alla griglia: il petto cuoce in 10 minuti, per fusi e le sovra cosce ci vogliono 20 minuti, per un pollo intero ce ne vogliono 40
- Pollo in padella: tagliato a pezzi il pollo in padella si cuoce in circa 25/30 minuti
I tempi e le modalità di cottura per questa carne delicata variano molto, per questo è importante prestare particolare attenzione e da qui nasce l’esigenza di possedere un termometro di cottura per carne.
L’utilità del termometro alimentare per la cottura della carne
Non tutti gli appassionati di cucina possiedono un termometro di cottura per carne, nonostante si tratta di uno strumento accessibile a tutti poiché il costo si aggira intorno ai 15/30 euro e questo perché non tutti ne conoscono l’utilità.
Il termometro di cottura per carne è uno strumento che garantisce sicuro un cibo da mangiare, poiché cotto alla perfezione, consente misurazioni veloci e accurate. Tiene monitorata la temperatura in modo costante per periodi lunghi e per le cotture prolungate.
La cottura che riceve il pollo è più lenta nel “cuore”, per questo è indicato un termometro a punta per essere inserito direttamente al centro, quando rileva la temperatura a 75°C si ha la certezza che i batteri sono inattivi, ma è opportuno prolungare la cottura poiché i batteri non muoiono all’istante.
Solo così si è sicuri di quello che si mangia e solo così si ha la certezza di non correre rischi igienico-sanitari.
Oltre al termometro con una punta ad ho è utile prendere un termometro con sonda, che dà la possibilità di leggere la temperatura anche senza aprire il coperchio o lo sportello del forno.