Da quando il Coronavirus è entrato nelle nostre vite sconvolgendo usi e costumi che prima consideravamo “normali”, le mascherine hanno fatto capolino nella mise giornaliera di tutti indistintamente. Sul loro corretto utilizzo e comprovata efficacia aleggia una confusione palpabile e complessa. Per questa ragione, l’ECDC – European Centre for Disease Prevention and Control – è intervenuto pubblicando uno specifico rapporto sull’uso delle mascherine in cui:

  • fornisce alcune indicazioni basate su evidenze scientifiche
  • chiarisce l’utilizzo che ne andrebbe fatto in termini di efficacia

 

Sommario:

Dalle mascherine alla prima “biobanca”: le misure contro il Covid-19

Covid-19 e mascherine: un alto livello di attenzione è il primo passo da compiere

Come usare la mascherina: 4 comportamenti da attuare

Quale mascherina usare? Le differenze tra mediche, non mediche, filtranti

Mascherine non mediche: quanto sono efficaci?

La prima “biobanca” di Covid-19: il progetto messo in piedi a Milano

 

Covid-19 e mascherine: un alto livello di attenzione è il primo passo da compiere

Sappiamo bene che il virus responsabile del Covid-19 è caratterizzato da un’elevata trasmissibilità tra gli esseri umani. In conseguenza di ciò, l’utilizzo delle mascherine è stato fin da subito consigliato a tutti i cittadini. Ma è bene specificare, così come ribadisce il report dell’ECDC, che l’uso delle mascherine facciali si configura solo ed esclusivamente come una misura complementare. E pertanto non sostituisce le misure preventive consolidate, da continuare a seguire con altissima attenzione, come:

  • distanziamento fisico di almeno 1 metro
  • igiene respiratoria, ovvero tossire o starnutire in un fazzoletto monouso o nella piega del gomito
  • igiene delle mani, da lavare spesso e con attenzione
  • astensione nel toccarsi con le mani il naso, gli occhi, la bocca

Ecco, quindi, che a ragione di queste precisazioni diventa di fondamentale importanza anche contrastare il falso senso di protezione e sicurezza che si può avere indossando le mascherine e che potrebbe portare a ridurre l’adozione delle vere misure preventive.

 

Come usare la mascherina: 4 comportamenti da attuare

È importante prestare anche attenzione a come usare la mascherina, fattore niente affatto scontato per preservarne la piena efficacia. Di seguito riassumiamo 4 buone pratiche da seguire:

  • lavarsi le mani sempre prima di indossarla
  • la mascherina deve coprire completamente il viso, dal ponte del naso fino al mento
  • rimuovere la mascherina da dietro, senza toccarne il lato anteriore
  • lavarsi le mani dopo la rimozione

 

Quale mascherina usare? Le differenze tra mediche, non mediche, filtranti

Sono tre le categorie principali in cui le mascherine di differenziano:

  1. Mascherine mediche. Anche dette mascherine chirurgiche, sono quelle utilizzate dagli operatori sanitari. Agiscono creando una barriera bloccante contro le goccioline respiratorie, eventualmente contaminate, emesse dal soggetto che indossa la mascherina. Per questa ragione, devono essere conformi ai requisiti definiti dalla norma europea EN 14683: 2014 e devono essere sottoposte a un processo di certificazione.
  2. Mascherine non mediche. Sono le mascherine a uso igienico: servono a proteggere gli altri, non chi le indossa, proprio come quelle mediche. Sono quindi prodotti generici, non pensati per uso sanitario, realizzabili in diversi materiali e anche in casa. Di conseguenza non devono rispettare standard e non devono essere certificate.
  3. Mascherine filtranti (FFP). Sono le mascherine progettate per proteggere chi le indossa: sono difatti classificate come dispositivi di protezione individuale (DPI) e devono soddisfare i requisiti definiti nella norma europea EN 149: 2001 + A1: 2009.

 

Mascherine non mediche: quanto sono efficaci?

Facciamo un focus sulle mascherine non mediche che, con buona probabilità, sono le più diffuse tra la popolazione che le usa già a titolo precauzionale. Prima abbiamo detto che servono a proteggere soprattutto gli altri ma non chi le indossa: il rapporto dell’ECDC sottolinea infatti che una protezione facciale potrebbe contribuire a ridurre il contagio da Coronavirus, specialmente in caso di persone asintomatiche o che non hanno ancora sviluppato i sintomi. Tuttavia non esiste alcuna evidenza sulla loro reale efficacia.

In linea generale, l’utilizzo della mascherina è utile quando si visitano spazi affollati e chiusi o quando si utilizzano i mezzi di trasporto pubblico, indipendentemente dalla sua tipologia.

 

La prima “biobanca” di Covid-19: il progetto messo in piedi a Milano

In un periodo dalla totale eccezionalità come quello che stiamo vivendo, progetti importanti e degni di nota prendono piede gettando le basi per un “futuro in buona salute”.

Stiamo parlano della “biobanca” di Covid-19: una banca biologica, per raccogliere e conservare i campioni di sangue e tessuti relativi al Sars-CoV-2, che si configura come il punto di partenza per lo sviluppo di strategie diagnostiche e terapeutiche oltre che per la realizzazione del vaccino.

Il progetto, come dichiarato dal Ministero della Salute, nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano e l’ASST Fatebenefratelli Sacco: la banca biologica “biobanca” avrà sede all’interno dell’ospedale Sacco e sarà gestita da docenti e ricercatori della Statale di Milano.

L’obiettivo è creare uno spazio ad hoc, all’avanguardia e sicuro, all’interno del quale raccogliere, conservare, analizzare il materiale biologico proveniente dall’ospedale Sacco ma anche dagli ospedali di tutte le altre regioni italiane, previo consenso del loro comitato etico e dei pazienti.

Materiale biologico il cui studio è il punto di partenza nella lotta contro il Coronavirus, anche e soprattutto per il futuro.