Il Registro di Autocontrollo Legionella – detto anche Registro degli Interventi – è un documento aziendale complementare al DVR (Documento di Valutazione del Rischio). È importante redarlo per monitorare e tracciare lo svolgimento pratico e cronologico di qualsiasi evento o attività relativa agli impianti idrici e aeraulici delle strutture, soprattutto quelle più a rischio di legionella. Oltre che tenere traccia di tutti gli interventi di:
- bonifica, prevenzione e manutenzione sia ordinaria sia straordinaria effettuati nel tempo
- pulizia e disinfezione
- qualsiasi cambiamento che riguardi la conformazione degli impianti idrici e di condizionamento dell’aria
Si può quindi dire che mentre il DVR è un “documento statico”, che stabilisce a priori tutti gli elementi di rischio della struttura in questione e le attività da intraprendere per evitare una contaminazione futura, il Registro di Autocontrollo Legionella è un “documento dinamico”, complementare al primo e periodicamente aggiornato da un Responsabile nominato all’interno della struttura. Ma quando è obbligatorio farlo? E soprattutto come predisporlo in modo corretto?
Sommario:
Manuale di Autocontrollo: misura preventiva obbligatoria contro la legionella
La causa della legionella è un batterio che si annida nei serbatoi d’acqua
Legionella e uomo: un rischio per la propria salute
La normativa italiana per la prevenzione da legionella
Il Manuale di Autocontrollo Legionella: validità, conformità e contenuti obbligatori
La causa della legionella è un batterio che si annida nei serbatoi d’acqua
Quello che causa la legionella è un batterio che si annida nei serbatoi artificiali di acqua per le reti idriche e nei serbatoi naturali come ambienti lacustri, corsi d’acqua e acqua di falda. Va da sé che dai serbatoi naturali il batterio può essere trasportato nei siti del serbatoio artificiale (acqua condotta cittadina, impianti idrici dei singoli edifici, piscine e così via) dove può proliferare, raggiungendo anche concentrazioni che non si riscontrano nei serbatoi naturali. Non dimentichiamo inoltre che la presenza di sedimenti, fanghi, incrostazioni e corrosioni all’interno dei sistemi di distribuzione dell’acqua, insieme al biofilm, giocano un ruolo fondamentale nel generare un habitat a favore della proliferazione batterica.
Legionella e uomo: un rischio per la propria salute
È pericoloso per l’uomo contrarre la legionella? La risposta è sì poiché, una volta contratta, l’infezione mette a repentaglio la salute dei polmoni. Purtroppo contrarre la legionella è relativamente semplice: basta entrare in contatto con liquidi che contengono i batteri patogeni. Sebbene non sia invece dimostrata scientificamente la trasmissione interumana. Trattandosi dunque di una patologia, è possibile anche individuare le persone maggiormente esposte al rischio, quali persone anziane, immunodepressi, bambini e ancora soggetti affetti da malattie debilitanti.
La normativa italiana per la prevenzione da legionella
La normativa italiana di riferimento per la prevenzione delle infezioni è costituita dalle “Linee guida in tema di prevenzione e controllo della legionellosi” del 2015, che aggiornano e integrano tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali:
- Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, pubblicate in G.U. del 5 maggio 2000
- Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali, pubblicate in G.U. n 28 del 4 febbraio 2005
- Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi, pubblicate in G.U. n 29 del 5 febbraio 2005
Le più recenti linee guida del Ministero dispongono inoltre l’obbligo della valutazione per alcune tipologie di strutture considerate a rischio. E disciplinano anche la frequenza per la revisione della valutazione in riferimento alle caratteristiche della struttura:
- strutture turistico recettive: ogni 2 anni
- stabilimenti termali e Strutture sanitarie: ogni anno
- strutture residenziali e Impianti industriali: ogni 3 anni
La revisione dev’essere comunque rinnovata ogniqualvolta si eseguano lavori di manutenzione, o nel caso in cui i referti delle analisi microbiologiche lo richiedano, o ancora a seguito di una segnalazione di legionellosi.
Da qui l’obbligo di redigere un piano di autocontrollo che preveda:
- la periodicità delle verifiche, i criteri e le metodologie adottate
- la procedura per la valutazione del rischio volta a identificare i punti critici dell’impianto idrico
- le modalità di gestione del rischio, incluse le azioni correttive, sia già attuate sia da adottare, per ridurre la probabilità di accumulo, insorgenza e infezione
Il Manuale di Autocontrollo Legionella: validità, conformità e contenuti obbligatori
Il Manuale di Autocontrollo Legionella è dunque un documento con validità nazionale e dev’essere conforme a quanto previsto dalle linee guida del ministero, prevedendo campionamenti e analisi su tutto il territorio italiano. Va redatto in maniera accurata e aggiornato periodicamente da un responsabile nominato all’interno della struttura. In linea generale, ecco la lista degli argomenti che il manuale dovrà obbligatoriamente contenere:
- la piantina tecnica dove si illustrano dettagliatamente gli impianti idrici e aeraulici
- la valutazione dei rischi e l’individuazione dei punti critici degli impianti idrici e aeraulici
- il nominativo del responsabile incaricato della prevenzione del rischio
- l’indicazione degli interventi di correzione e trattamenti anti-legionella da attuare per ridurre il rischio