Spesso nel contesto lavorativo che ci ospita nel quotidiano ci capita di adottare comportamenti imposti per tutelare la nostra salute e delle persone che ci stanno vicine.
Certi comportamenti sono pensati per prevenire incidenti sul luogo del lavoro, come ad esempio i tanto temuti incendi, soprattutto se si è a contatto con prodotti altamente infiammabili.
Fortunatamente in Italia esiste il Codice di Prevenzione Incendi una vera e propria rivoluzione in materia di norme italiane, in quanto ha lo scopo di contenere il rischio di incendio.
Sommario:
Gestione della sicurezza: come progettarla in termini di prevenzione incendi
Gestione della sicurezza: la progettazione
Attività in esercizio: gestione della sicurezza
Preparazione all’emergenza: gestione della sicurezza
Prevenzione incendi e GSA
Il Codice di Prevenzione Incendi prevede che vengano messe in atto delle attività di prevenzione e comprende delle misure di protezione finalizzate alla gestione di un’attività in condizioni di sicurezza, durante una situazione di emergenza o in fase di esercizio, mediante un’organizzazione che stabilisce determinate procedure, compiti e ruoli.
Tali misure di protezione vengono ricordate grazie alla Gestione Sicurezza Antincendio (GSA) che ha bisogno di un accurato studio preventivo e di una progettazione più che attenta. L’attuazione pratica è reperibile nel documento “Gestione della sicurezza e operatività antincendio. Focus sulle misure S.5 e S.9 del Codice di Prevenzione Incendi” derivante dal contributo tra Inail, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Università di Roma “La Sapienza” e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Gestione della sicurezza: la progettazione
La progettazione della gestione della sicurezza è intesa come uno scambio di informazioni tra il responsabile e il progettista dell’attività, come viene evidenziato nella tabella S.5-7:
La relazione tecnica comprende tutte le informazioni che il responsabile deve mettere in atto per la gestione della sicurezza antincendio durante il normale esercizio e in emergenza. Pertanto nella relazione tecnica devono essere documentate:
- Restrizione d’esercizio dell’attività (affollamento degli spazi, innumerevoli quantità di combustibili stoccabili…)
- Segnalazione sulle misure antincendio specifiche per la tipologia di attività
- Spiegazione su controlli e manutenzioni periodiche dei sistemi rilevanti per la sicurezza antincendio
- Indice numerico di occupanti sulla formazione del personale o addetti al servizio antincendio in riferimento a scelte progettuali di sicurezza antincendio, come ad esempio:
- Se l’attività è lavorativa la relazione tecnica deve indicare il numero di addetti alla gestione delle emergenze con il loro grado di formazione
- In caso di procedura d’esodo il personale dev’essere formato efficacemente per assistere l’esodo degli occupanti, compresi quelli che richiedono particolari esigenze
- Se è prevista l’attivazione di sistemi di protezione attiva, gli addetti devono essere formati adeguatamente
- I rischi d’incendio su particolari zone con le relative misure antincendio
- Indice sulla gestione dell’emergenza: gestione esodo, lotta all’incendio, protezione beni e dell’ambiente
Attività in esercizio: gestione della sicurezza
Una corretta gestione della sicurezza antincendio in esercizio deve contribuire efficacemente alle altre misure antincendio adottate e deve prevedere la riduzione della probabilità di un incendio, la manutenzione degli impianti antincendio e la preparazione a gestire l’emergenza con esercitazioni di prove periodiche di evacuazione.
In questo senso il responsabile dell’attività deve predisporre un registro dei controlli, che dev’essere sempre aggiornato e a portata di mano degli organi di controllo, che indica le varie prove di evacuazione, le attività di formazione e gli interventi di manutenzione sulle attrezzature antincendio.
Il responsabile dell’attività, inoltre, deve curare la predisposizione di un piano per il mantenimento del livello di sicurezza antincendio che prevede:
- Le attività di controllo secondo disposizioni vigenti
- Programmazione delle attività di formazione del personale
- Informazione agli occupanti
- Accertamenti sulle vie d’esodo (fruibilità e segnaletica)
- Programmazione delle manutenzioni da effettuare sugli impianti antincendio
- Procedure sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle modifiche
- Calendario con gli orari dei turni degli addetti al servizio antincendio per garantirne sempre la presenza
- Organizzazione delle revisioni periodiche di cui al paragrafo S.5.7.8 del codice di prevenzione incendi
Preparazione all’emergenza: gestione della sicurezza
Nella gestione della sicurezza la preparazione all’emergenza è molto importante, si realizza tramite una pianificazione di azioni da compiere in caso di emergenza e nelle attività lavorative tramite la formazione del personale.
Per la preparazione all’emergenza ci sono degli adempimenti riportati nella tabella S.5.9
La preparazione all’emergenza inoltre deve includere planimetrie e documenti che riportano tutte le informazioni necessarie per gestire l’emergenza, comprese le procedure d’esodo per gli occupanti, indicando le misure di assistenza. Inoltre deve riportare compiti e funzioni in emergenza tramite l’organizzazione di una catena di controllo, sistema d’esodo, aree a rischio specifico, disattivazione degli impianti etc.
Infine devono essere esposte le planimetrie esplicative del sistema d’esodo e della collocazione degli impianti antincendio e le direttive in merito al comportamento degli occupanti in caso di emergenza.
Concludiamo soffermandoci su quanto segnala il capitolo 2 misura antincendio S.5 in merito alle soluzioni progettuali, misure di prevenzione degli incendi, manutenzioni di impianti antincendio, preparazione all’emergenza in attività, gestione della sicurezza antincendio nell’ambito delle nuove RTV.