La tutela dei lavoratori negli ultimi anni sta evidenziandosi non solo nei diritti inerenti a compensi e bonus, ma anche nell’inasprimento di regole più rigide.

Tale condizione rende inevitabile un’informazione costante e l’adempimento dei moniti proposti dalle normative vigenti. Uno dei lavori più esposti a infortuni è l’elettricista, mestiere che induce il lavoratore a una continua interazione con cavi elettrici e impianti da normalizzare.

Affinché si possa lavorare in completa sicurezza è opportuno seguire alcune regole vitali, vediamo quali.

Sommario:

Dieci regole vitali per la sicurezza degli elettricisti

L’importanza della sicurezza sul lavoro

Le dieci regole vitali per la sicurezza degli elettricisti

 

L’importanza della sicurezza sul lavoro

I tecnici adibiti al monitoraggio, alla manutenzione e alla riparazione di impianti elettrici in molti casi tendono a sottovalutare quelli che sono i rischi legati a questo ambito. Anche gli elettricisti più esperti, data la loro praticità nella lavorazione, in alcuni casi sono soggetti a distrazioni e infortuni.

Dati alla mano, in Svizzera 430 elettricisti subiscono un infortunio nell’arco di un anno, riportando lesioni gravi o addirittura perdendo la vita. Risulta essenziale, quindi, prendere qualsiasi tipologia di precauzione e seguire le dieci regole vitali per la sicurezza.

Le dieci regole vitali per la sicurezza degli elettricisti

Le regole analizzate nelle prossime righe riguardano tutto ciò che un elettricista deve tener conto per limitare o addirittura eliminare gli infortuni.

Responsabilità definita

Quando si lavora è indispensabile conoscere l’incarico da eseguire e il referente responsabile preposto ai lavori. Secondo la normativa italiana le figure che devono adempire ai tali direttive sono il lavoratore e il superiore.

Nel caso del primo soggetto, lavoratore, è opportuno iniziare l’attività lavorativa solo quando si ha ben chiara la mansione; nel secondo caso invece la figura del superiore assegna gli incarichi e non deve tollerare incertezze.

Affinché gli incarichi siano affidati ai lavoratori idonei è opportuno stilare una tabella con i punti principali e assegnare i compiti in modo intelligente a seconda delle competenze.

Qualifica

Bisogna eseguire i lavori se si hanno le competenze e le qualifiche per farlo nel modo migliore possibile. Un lavoratore deve, quindi, essere autorizzato nel cominciare la lavorazione e agire secondo le proprie conoscenze su quel determinato problema.

Un superiore, invece, deve assegnare i compiti a coloro che hanno le qualità per ottemperare nel minor tempo possibile e in modo impeccabile alle esigenze lavorative.

Strumenti di lavoro

Un principio inderogabile per la sicurezza di un elettricista è servirsi di strumenti idonei per l’intervento da eseguire. Un elettricista lavoratore deve munirsi di attrezzature adeguate con materiali idonei e isolanti. Il superiore ha il compito di distribuire in modo funzionale le attrezzature adeguate ai propri dipendenti, con lo scopo di tutelarli da qualsiasi imprevisto.

Dispositivi di protezione individuale

Oltre alla strumentazione disposta sui DPI, è molto importante munirsi di accessori funzionali per la protezione individuale, come i guanti dielettrici. L’utilizzo degli strumenti deve essere conforme all’attività che l’elettricista sta svolgendo, verificando che i DPI siano conformi e non difettosi.

Controlli impianti

Un elettricista consapevole inizia a lavorare su un impianto solo quando quest’ultimo è idoneo a un possibile intervento. Il lavoratore deve accertarsi che sia stato redatto in modo corretto il programma di lavoro, per poi intervenire con l’inserimento dell’impianto.

Mansione diversa, invece, per il superiore che ha l’onere di assicurarsi che i dipendenti abbiano effettuato il programma di lavoro e verbalizzato in forma scritta.

Nella verifica del programma di lavoro devono essere utilizzati tutti gli strumenti adeguati, procedendo con la verifica attraverso: percezione del calore, controllo visivo della protezione, udire potenziali ronzii del trasformatore e infine valutare il surriscaldamento.

Sezionare l’impianto

La sicurezza di un elettricista passa anche attraverso la valutazione oggettiva della sezione dell’impianto su tutte le fasi e il disinserimento.

Il primo passo risiede nel disinserire l’impianto elettrico, oppure i quadri elettrici, e sezionarlo nelle diverse parti attive. Nella gran parte dei casi bisogna estrarre i fusibili dall’impianto.

Reinserimento accidentale

Una delle cause maggiori di incidenti sul lavoro è il reinserimento accidentale, questo deve essere assolutamente impedito.

Con questo termine si identifica quell’evento accidentale che riporta all’attivazione dell’impianto su cui si sta lavorando.

Affinché si possa bloccare tale processo è opportuno portare con sé un lucchetto che possa fermare l’interruttore. Durante la lavorazione è consigliabile esporre il segnale di divieto per non incorrere in incidenti fortuiti.

Verifica della tensione

Quando si inizia a lavorare è indispensabile verificare l’assenza di tensione sui poli dell’impianto elettrico. Sebbene nella gran parte dei casi le cariche non influiscono sui circuiti interni, è opportuno che non vi siano tensioni superficiali a inficiare il lavoro eseguito. Ancor prima di verificare la tensione è consigliabile accertarsi che lo strumento di misura sia impostato nel modo corretto, così da valutare oggettivamente le tensioni sui conduttori ed evitare pericoli.

Messa a terra

Gli elettricisti più esperti conoscono benissimo l’importanza di cortocircuitare un impianto e della sua messa a terra.

Posizionare a terra tutte le componenti sotto tensione con la messa a terra è essenziale per evitare variazioni di corrente elettrica negli impianti, al fine di preservare l’incolumità dell’elettricista o del superiore.

Nella gran parte dei casi, con impianti a bassa tensione, non è necessario effettuare tale procedura, tranne nel momento in cui vi sia la presenza di alimentazioni di ritorno oppure tensioni indotte, come impianti solari o impianti di emergenza.

Elementi in prossimità sotto tensione

Ultima, ma non meno importante, regola da seguire riguarda la protezione dell’elettricista dagli elementi vicini sotto tensione. Salvo in rari casi, i dispositivi in prossimità di impianti sotto tensione non possono essere disinseriti, necessitano quindi di essere isolati o coperti.

Nella gran parte dei casi vengono utilizzati dei tappeti, lastre o tubi isolanti evidenziati nel Decreto del 4 febbraio 2011. Quest’ultimo fornisce tutte le informazioni più importanti per chi lavora nel settore elettrico con presenza di tensione.

Sicurezza sul lavoro: affidati a SQ Più

La sicurezza sul lavoro è una tematica molto importante, soprattutto per gli elettricisti che si cimentano in un’attività soggetta continuamente all’esposizione della corrente elettrica.

Affinché si possa avere la massima tranquillità è opportuno affidarsi ad aziende competenti e professionali che sappiano gestire al meglio tali dinamiche.

L’azienda SQ Più S.r.l. da anni si impegna nell’offrire un servizio ottimale per la sicurezza sul lavoro, rapportandosi non solo alle normative vigenti, ma dando uno sguardo anche alla formazione per il futuro.