Da luglio l’obbligo di munirsi di un defibrillatore semiautomatico esterno in impianti sportivi, anche dilettantistici.

Con la nuova scadenza (pare essere l’ultima), entra finalmente in vigore l’obbligo per le società e le associazioni dilettantistiche di dotarsi di un defibrillatore (DAE) all’interno dell’impianto sportivo in cui si svolgono le proprie attività e formare al suo utilizzo quante più persone possibile (decreto Balduzzi).

E’ la quinta scadenza fissata che ha creato non poche polemiche. Il decreto ministeriale del 24 aprile 2013, infatti, aveva fissato al 20 gennaio 2016 il termine ultimo per dotarsi di un DAE (Defibrillatore Automatico Esterno). La scadenza, poi, venne fatta slittare dapprima al 20 luglio 2016, poi al 30 novembre 2016, al 1° gennaio 2017 ed, infine, al 30 luglio 2017.

Un decreto sempre rinviato

Ad oggi, l’Italia è l’unico Paese in Europa che possiede una normativa specifica che obblighi sia le società sportive professionistiche, sia quelle amatoriali, a dotarsi di defibrillatori semiautomatici e di personale addestrato ad usarlo. E ciò grazie al decreto Balduzzi del 13 settembre 2012, entrato in vigore dal 24 aprile 2013, considerato una delle legislazioni più all’avanguardia in tema di salute pubblica. Il decreto è stato sottoposto a rinvii. Il primo, nel gennaio del 2016, ha portato da 30 a 36 mesi il termine entro il quale le 110 mila società dilettantistiche avrebbero dovuto dotarsi dei defibrillatori. A luglio dello stesso anno è arrivata una nuova deroga di altri quattro mesi, poiché non erano state ancora completate le attività di formazione degli operatori. Il 15 novembre, il Ministero della Salute ha esteso a tutto il territorio nazionale la sospensione fino al primo gennaio di quest’anno  degli effetti del decreto. Da ultimo, il 22 novembre scorso in Commissione Bilancio del Senato è stato approvato un emendamento al decreto 189, presentato dall’onorevole Franco Panizza del Partito Autonomista Trentino Tirolese, che rimanda al 30 giugno 2017 la scadenza sui defibrillatori.

In Italia oltre 1100 morti per arresto cardiaco nello sport dal 2005

Secondo la Fondazione Giorgio Castelli Onlus, tramite un’indagine via web, ha raccolto il numero di 1149 decessi per morte cardiaca improvvisa avvenuti dal 2005. Molti sono accaduti in strutture di sport amatoriale e dilettantistico.

Sono escluse dal decreto le società/associazioni/enti inerenti ad attività con ridotto impegno cardio-circolatorio, come le bocce, il biliardo, la pesca e la caccia sportive, gli sport di tiro, i giochi da tavolo e sport simili.

L’onere della dotazione del defibrillatore semiautomatico esterno e della sua manutenzione, come sappiamo, è a carico della società che opera nell’impianto sportivo.

Secondo quanto disposto dalle Linee guida allegate al decreto, relative alla dotazione e all’utilizzo dei Defibrillatori DAE:

  1. deve essere presente personale formato e pronto ad intervenire;
  2. il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante;
  3. i corsi di formazione devono essere effettuati da centri di formazione accreditati dalle singole Regioni.

Per le Società Sportive……. ma anche per il tuo Luogo di Lavoro

A seguito del decreto Balduzzi tutte le società sportive hanno l’obbligo di dotarsi di un defibrillatore entro Giugno 2017!

  • A norma di legge secondo il decreto Balduzzi
  • Sempre pronto all’uso sul campo o nella tua palestra
  • Adatto ad adulti e bambini
  • Facile da usare da allenatori, genitori e ragazzi stessi
  • Ideale per qualsiasi sport e per qualsiasi luogo di lavoro

Ogni settimana 70 decessi per arresto cardiaco avvengono nei luoghi di lavoro.