Con l’arrivo della bella stagione e quindi con il conseguente innalzamento delle temperature, è logico e immediato pensare all’attivazione dei sistemi di condizionamento, in ambiente domestico e non solo, per trovare un po’ di refrigerio.

Ma vivendo ancora nel nostro Paese la situazione pandemica causata dalla diffusione del Covid-19, sorge spontaneo chiedersi: c’è forse un nesso tra l’utilizzo dei condizionatori e la propagazione del virus? E ancora, il flusso di aria generato dal sistema di condizionamento può favorire la diffusione del droplet contenente il Coronavirus?

 

SOMMARIO:

Condizionatori e Covid-19: alcuni suggerimenti per contrastarne la diffusione

Il condizionatore d’aria e le buone norme di utilizzo

I prodotti per la pulizia: dalle soluzioni naturali a quelle chimiche

 

Il condizionatore d’aria e le buone norme di utilizzo

Inutile negare che durante l’estate è impensabile non mettere in funzione il sistema di condizionamento. Per scongiurare dunque i dubbi e le perplessità legati all’ipotetica diffusione del virus per mezzo dei condizionatori, peraltro non confermate scientificamente dall’Istituto Superiore di Sanità, ciò che si può anzi si deve fare è seguire alcune semplici e buone regole di utilizzo.

La prima è sicuramente quella di pulire e sanificare accuratamente gli impianti preventivamente alla loro messa in funzione. L’attenzione andrà concentrata su tutti i singoli componenti presenti e smontabili: griglie di ventilazione dell’aria, filtri, cappe filtranti o aspiranti e bocchette ne sono forse il più classico esempio e paradossalmente anche i componenti più frequentemente trascurati.

Con particolare riferimento a due dei componenti sopra citati, facciamo presente che:

  • il filtro: è la parte dell’apparecchio che raccoglie più sporco e batteri. Se il condizionatore è a carboni attivi, è necessario togliere quelli esauriti e lavare con acqua tiepida quelli ancora buoni; se invece si tratta di un filtro tradizionale, si potrà smontarlo e dopo averlo spolverato per rimuovere l’eccesso di polvere, andrà immerso in acqua tiepida e sapone neutro, quindi sgrassato e disinfettato con prodotti specifici. Infine, al termine di tutte le operazioni, il filtro andrà asciugato, anche all’aria ma non in pieno sole, prima di essere riposizionato.
  • le bocchette di emissione: anche queste andranno opportunamente pulite e sanificate; saranno necessari un panno in microfibra o una spugna morbida e uno sgrassatore prima (chimico o naturale) e quindi alcol etilico al 75% e/o ipoclorito di sodio allo 0,5%.

Terminata la pulizia, tutti i componenti potranno essere riposizionati al loro posto e il sistema di condizionamento potrà tornare in funzione.

 

I prodotti per la pulizia: dalle soluzioni naturali a quelle chimiche

In commercio è possibile trovare svariati prodotti per la pulizia del sistema di condizionamento: la loro scelta, permetteteci di dire, dipenderà da una mera valutazione personale.

Chi ha un animo più green, sicuramente privilegerà prodotti ecologici o fai da te addirittura. Ne sono un esempio le soluzioni, preparabili direttamente in casa, a base di acqua tiepida alla quale aggiungere aceto o sapone di Marsiglia o ancora qualche goccia di tea Tree Oil. Così facendo, con pochi e semplici ingredienti, a grandi linee presenti in tutte le case, si otterrà un detergente al tempo stesso naturale e perfettamente pulente, anzi sgrassante.

Per chi invece predilige l’acquisto di prodotti chimici, la scelta ricadrà su alcol etilico 75% oppure su ipoclorito di sodio 0,5%. Entrambi saranno da diluire in acqua tiepida e sapone e sono particolarmente utili nelle fasi di disinfezione contro il coronavirus.